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Quaderni 1. Teggiano 2010, pp. 156, brossura filo refe, in cofanetto con n. 2. Illustrazioni a colori e b/n. Editing A. Burti, stampa Lapelosa.

Il tempio romano, la chiesa medievale e moderna, il museo contemporaneo di Arte Sacra, sono le tre funzioni cultuali, sociali e culturali ospitate nella complessa architettura del San Pietro, attraverso due millenni di storia, che trovano ampia disamina nel testo, insieme alla descrizione mediante schede analitiche, della collezione museale, temporizzata all’anno 2010, periodo di edizione del catalogo. Un nutrito corpus di immagini e di rappresentazione grafiche fanno da corredo al testo, suddiviso in capitoli inerenti alla storia dell’edificio, alla sua architettura e all’arte, alla sintesi storica della Diocesi di Teggiano-Policastro ed alla schedatura delle opere esposte. Il volume inaugura la serie de “I Quaderni”, editi dalla Cooperativa Paràdhosis, che gestisce il Museo Diocesano di Teggiano.

Quaderni 2. Teggiano 2010, pp. 322, brossura filo refe, in cofanetto con n. 1. Illustrazioni a colori e b/n. Editing A. Burti, stampa Lapelosa.

Inserito in cofanetto con il catalogo del Museo San Pietro, si propone agli studiosi ed ai cultori d’arte come un’esauriente guida storico-artistica alla scoperta di Teggiano e dei suoi monumenti religiosi esistenti e scomparsi. La prima parte è dedicata alla storia, all’architettura ed all’arte di Diano-Teggiano, attraverso i secoli e nella sua componente sacra, mentre il percorso descrittivo delle emergenze monumentali è sintetizzato mediante schede analitiche settoriali di categorie, in un apparato critico con note e fotografie: dalle chiese ex parrocchiali ai monasteri e conventi e, infine, alle cappelle esistenti e scomparse. Tra le schede è presente anche un’analisi storica e topografica della sinagoga, che faceva corona ad una Giudecca, probabilmente ubicata ai piedi del colle di Diano.

Quaderni 3. Teggiano 2013, pp. 66, brossura filo refe. Illustrazioni a colori e b/n. Editing M. La Corte, stampa Duminuco.

Il volume sintetizza la mostra tenutasi al Museo San Pietro, tra l’estate e l’autunno del 2013, che prese avvio dalla collocazione, nell’esposizione, dei crocifissi in muratura e stucco policromo restaurati con finanziamenti Cei. Ad una prima analisi storica ed artistica della tematica “Crocifissione” nella Diocesi di Teggiano-Policastro, fanno seguito le schede di catalogo delle opere esposte nella mostra, tratte da un nutrito corpus presente nel comprensorio e scelte per materia e tecnica e cronologia differenti. Il percorso della mostra e quindi del catalogo si alterna tra episodi culturali rilevanti dal punto di vista storico ed artistico e testimonianze defilate dell’arte popolare e devozionale. La scheda analitica iniziale è dedicata allo stupendo crocifisso in muratura del XIII secolo, attualmente la più antica scultura presente nel territorio diocesano.

Quaderni 4. Teggiano 2014, pp. 84, brossura filo refe. Illustrazioni a colori e b/n. Editing M. La Corte, stampa Duminuco.

Il restauro della pala mariana di Controne segna il proposito di realizzare una mostra in pannelli fotografici al museo nel 2014, sulla devozione alla Madonna della Vittoria, celebrata nella Battaglia di Lepanto del 1571, attraverso opere custodite nel territorio diocesano. Il catalogo è una versione ampliata della ricerca iconografica per la mostra, con l’inserimento di schede di catalogo sulle opere d’arte a soggetto mariano con Misteri, nel corso del Cinquecento e del secolo successivo. Un’indagine storico-artistica del culto e della devozione in ambito lucano e diocesano è offerta nel primo capitolo, con spunti e rimandi per un approfondimento dell’importante argomentazione. Oltre alla pala di Controne, ampio risalto è dato all’altra opera di analogo soggetto presente al museo: la tavola proveniente da Polla, della fine del Cinquecento ed attribuita al napoletano Decio Tramontano.

Quaderni 5. Teggiano 2015, pp. 48, brossura filo refe. Illustrazioni a colori e b/n. Editing M. La Corte, stampa Duminuco.

La città-museo di Teggiano è riconosciuta nel comprensorio ed oltre come una “capitale della periferia”, un centro urbano che ha saputo mantenere quasi inalterate le caratteristiche e le peculiarità storiche ed urbanistiche nel corso del tempo. Centro propulsore di questa ricchezza, oltre alle tante chiese disseminate nel centro storico, è il Museo San Pietro a detenere un ruolo di primo piano, qual contenitore di importanti testimonianze d’arte, in un ruolo di continuo scambio culturale con la città che lo ospita. Tre capitoli dedicano risalto a questo rapporto, analizzando la storia e la formazione della collezione del San Pietro, la ricognizione degli elementi di spoglio e di reimpiego (romani, medievali e moderni) nel centro antico e il recupero di opere d’arte cittadine, conservate nei depositi del museo.

Quaderni 6. Teggiano 2015, pp. 24, brossura filo refe. Illustrazioni a colori e b/n. Editing M. La Corte, stampa Duminuco.

Uno strumento multilingue offerto ai turisti ed ai visitatori stranieri, condensato in una descrizione storico-artistica essenziale e puntualizzata. Nato dalla collaborazione di differenti esperienze di studio linguistiche, coordinate da Viviana Ricciardone (Guida turistica campana), si compone di quattro versioni nelle lingue inglese, francese, tedesco e spagnolo, inerenti al patrimonio culturale conservato nel Museo San Pietro. Un apparato fotografico equilibrato e significativo, accompagna le versioni multilingue. Lo strumento editoriale è un primo approccio alla realizzazione di materiale divulgativo da offrire ai turisti stranieri, che sempre di più affollano il nostro museo e le strade della città di Teggiano.

Quaderni 7. Teggiano 2015, pp. 48, brossura filo refe. Illustrazioni a colori e b/n. Editing M. La Corte, stampa Duminuco.

Un simpatico personaggio alla scoperta del Museo San Pietro, ideato per far conoscere il patrimonio d’arte della collezione ai più piccoli, attraverso un linguaggio semplice ed immediato. Il testo, redatto da Paola Potignano (insegnante di scuola media), è stato adattato alla fruizione molteplice di diverse fasce d’età di fanciulli e si dipana in una descrizione della storia e delle opere d’arte, corredata da immagini d’effetto e di altre in funzione didascalica. Il personaggio, Lapiotto, è un nomignolo derivante da Esculapio, il dio della medicina al quale pare fosse dedicato il tempio romano preesistente alla chiesa di San Pietro. Il volume è anche un esperimento di avvicinamento dei più piccoli all’arte comprensoriale e si propone di entrare nelle scuole del territorio quale utile strumento didattico.

Quaderni 8. Teggiano 2017, pp. 84, brossura filo refe. Illustrazioni a colori e b/n. Editing M. La Corte, stampa Duminuco.

La nuova realtà museale del Lapidario Dianense viene affrontata in questo catalogo scientifico, attraverso l’analisi storica del complesso di San Michele Arcangelo, luogo nel quale è ubicata la collezione, seguita da una schedatura puntuale delle opere esposte, che abbracciano un arco cronologico di circa millesettecento anni. Il Museo è concepito come una collezione dedicata alla “pietra di Teggiano”, nel suo sviluppo artistico e scultoreo, con testimonianze dell’età romana, del periodo medievale e di quello moderno, tra le quali primeggiano l’arco Malavolta (un tempo in cattedrale), la Lastra Aragonese e numerosi capitelli medievali. Nel volume sono affrontate le testimonianze culturali inerenti alla pratica del reimpiego e l’utilizzo e la lavorazione della pietra calcarea, con la quale sono realizzate quasi tutte le opere d’arte esposte nella collezione.

Quaderni 9. Teggiano 2020, pp. 188, brossura filo refe. Illustrazioni a colori e b/n. Editing A. Burti, stampa Litos.

A dieci anni di distanza dalla prima edizione, il catalogo del Museo San Pietro assiste alla sua prima riedizione in forma riveduta, ampliata e corretta. Nell’arco di un decennio sono mutate molte cose nell’antica raccolta, dal sistema espositivo all’implementazione di opere d’arte, fino ai restauri di differenti testimonianze dell’ex chiesa petrina. Lo studio, in analogia compositiva al vecchio catalogo, segue la composizione analitica della storia diocesana, delle vicende cronologiche ed artistiche dell’antica chiesa e della schedatura scientifica delle opere museali, sia attraverso le testimonianze storiche del tempio sacro, che a quelle inerenti alla musealizzazione della collezione. Ampliato notevolmente il corpus delle schedature e conseguenzialmente quello delle immagini a corredo delle stesse, con un apparato bibliografico ricco e puntuale.

Quaderni 10. Teggiano 2020, pp. 24, spillato. Illustrazioni a colori e b/n. Editing A. Burti, Stampa C.G.M.

Una guida sintetica e completa del Museo “San Pietro”, con illustrazioni essenziali, che accompagna il turista e il cultore d’arte alla riscoperta di una raccolta museale storica di Teggiano. Mutuato dal catalogo scientifico, questo compendio ne segue la linea discorsiva e illustrativa, partendo dalla storia di Teggiano e della chiesa petrina, fino ad arrivare alla descrizione del patrimonio artistico esposto, dettagliato da immagini puntuali. La guida è uno strumento divulgativo di larga diffusione, a metà tra il catalogo scientifico e l’immediatezza esplicativa dei depliants.

Quaderni 11. Teggiano 2020, pp. 24, spillato. Illustrazioni a colori e b/n. Editing A. Burti, Stampa C.G.M.

Il Lapidario Dianense è compendiato nella sua storia e nella sua raccolta da questa piccola guida, compendio del catalogo scientifico museale. Una descrizione sintetica ed immediata del complesso architettonico di San Michele Arcangelo, precede la descrizione del patrimonio artistico conservato nel museo, mentre un apparato d’effetto di immagini a colori ne arricchisce il contesto narrativo. La guida si pone a mezza via tra la linea dettagliata del catalogo e quella immediata dei depliants illustrativi. La copertina e le prime pagine della guida sono state impaginate ad effetto per sintetizzare i momenti storici più importanti del sito museale.

Quaderni 12. Teggiano 2020, pp. 24, spillato. Illustrazioni a colori e b/n. Editing A. Burti, Stampa C.G.M.

Il Museo di Policastro Bussentino ha finalmente la sua prima guida completa ed illustrata, per descriverne la ricchezza e i dettagli di un apparato espositivo lineare e organico. Uno strumento essenziale per comprendere la storia della cattedrale bussentina e del sito nel quale è ubicato il museo, oltre alla descrizione illustrata della collezione d’arte, nata nel 2018 da una precedente collezione ubicata nell’episcopio di Policastro. Nitide ed essenziali fotografie fanno da corredo ad uno scritto fluente e di chiara lettura, per meglio analizzare le particolarità di un museo importante dell’antica diocesi policastrense.