La collezione

Lapidario Dianense

La Pietra di Teggiano

Fin dai tempi antichi la “pietra di Teggiano” si è rivelata un materiale pregiato da costruzione e da ornamento, con cui oltre alle fabbriche in ogni tempo, sono stati realizzati portali, decorazioni, stemmi, monumenti. Una risorsa molto ambita se si pensa che i Sanseverino, secondo alcune note storiche, ne fecero trasportare numerosi blocchi in Napoli, alcuni dei quali servirono per scolpirvi i portali del loro nobile palazzo (oggi chiesa del Gesù Nuovo). Di colore chiaro e caratterizzata da durezza e compattezza, la pietra di Teggiano fu estratta da diversi siti collocati nei dintorni della città, mentre oggi è quasi del tutto esaurita nella disponibilità, considerando che le cave sono ormai chiuse da circa un quarto di secolo. In forma analoga alla città di Padula, Teggiano ebbe, nel corso dei secoli, schiere di scalpellini, scultori, tagliapietre, maestri lapicida ed architetti, che vi lasciarono indelebili segni della loro arte, grazie alla disponibilità della preziosa pietra.